Il Cristo della Domenica

Un paesaggio incantevole quello che si contempla dalla Pieve di San Pietro di Feletto dall’alto della collina dove svetta il campanile di una delle più belle chiese di tutto il territorio trevigiano. Sotto il portico dell’antichissima chiesa c’è un affresco che da secoli osserva quello scenario spettacolare. È il Cristo della Domenica, una rappresentazione inusuale di Gesù perché appare martoriato da attrezzi da lavoro impiegati nei mestieri del contadino e dell’artigiano. Pinze, tenaglie, seghe da falegname e ancora scalpelli, zappe, torchi e tanti altri strumenti che procurano ferite e fanno zampillare il sangue del Salvatore. Cristo resta offeso e ferito non più dalla Passione, ma dal lavoro compiuto di domenica. Una sorta di cartello di divieto in chiave medievale rivolto verso un popolo che risultava allora per buona parte analfabeta. Il messaggio è semplice ma efficace: di domenica non si lavora.