Ex Eremo Camaldolese di San Benedetto

Nella frazione di Rua di Feletto si possono osservare i resti dell’Antico Eremo Camaldolese sorto sul Colle Capriolo nella seconda metà del Seicento, oggi sede municipale. La storia dell’Eremo iniziò nel 1665 quando il patrizio veneto Alvise Canal donò ai monaci eremiti di San Romualdo un’altura con annesso palazzo nobiliare. I monaci vi costruirono intorno la chiesa, 14 cellette, ognuna con il giardino, l’orto, i muretti divisori, i servizi e le mura claustrali. L’eremo divenne meta di pellegrini e uomini di cultura che ne apprezzarono la suggestiva ubicazione collinare e la ricca biblioteca. Tutt’oggi sono conservate quattro celle monacali, il palazzo e la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta e San Romualdo. Lungo un breve percorso che da Borgo America porta all’Eremo, è possibile imbattersi in un crocifisso sorretto da una pietra molto antica. Vi è incisa questa ammonizione: “Le donne non passino questa croce sotto pena di scomunica”. Un chiaro riferimento alle regole monastiche maschili. All’interno è presente una pregiata ancona lignea della seconda metà del 1600, opera di G.B. Ghirlanduzzo, scultore di Ceneda.